Siamo stufi di pagare tasse universitarie sempre più alte e accedere a servizi sempre più scarsi (mancanza di aule, biblioteche, sale informatica, laboratori…) e a una didattica dequalificata.
Basta stage e tirocini gratuiti obbligatori offerti dai nostri corsi di studi e indispensabili per laurearsi! Ci vogliono abituare, sin da quando ci immatricoliamo, a lavorare senza retribuzione, ad essere precari.
Non vogliamo emigrare! Se andare all’estero è un’opzione che può essere interessante per molti, non vogliamo però essere costretti ad andare a vivere in un altro paese per lavorare o studiare.
In Italia la disoccupazione giovanile è, secondo i dati Istat, al 46%. Siamo così costretti ad accettare qualunque impiego, anche con ritmi di lavoro massacranti, e a sottostare ad alti livelli di pressione e di competizione.
Siamo stufi di fare lavoretti al nero per mantenerci agli studi, per pagare l’affitto, i libri e i mezzi pubblici! Vogliamo delle politiche che permettano ai giovani di formarsi e lavorare serenamente.
Vogliamo il diritto allo studio (borse e alloggi)! L’operato del governo Renzi, invece, va in una direzione del tutto opposta: 150 milioni di Euro in meno al Fondo Statale per il diritto allo studio, 240 milioni all’università e 40 alla ricerca.