30 Ottobre: Non ci sono rettori amici!

30Ott

Il 30 Ottobre a La Sapienza si svolgerà il passaggio di consegne tra il vecchio Rettore Frati ed il Neoeletto Gaudio.
Il nuovo Rettore ha sempre rivendicato con orgoglio la continuità con Frati, la personale amicizia che li lega e la condivisione di idee e progetti per il nostro Ateneo.

GIOVEDI ALLE 11.30 APPUNTAMENTO ALLA MINERVA CONTESTIAMO FRATI E IL NUOVO RETTORE GAUDIO DOPO ANNI DI SCANDALI, CLIENTELARISMO, MANCANZA DI DEMOCRAZIA E DI TRASPARENZA il nostro Ateneo verrà guidato dall’ erede al trono di Frati.
Negli ultimi dieci anni l’università è stata definanziata, svilita e privatizzata, mai Frati ha alzato una voce di protesta, anzi: anticipando di un anno, con lo statuto Frati, l’ingresso dei Privati nell’università previsto dalla Riforma Gelmini, si è posto in continuità con la decisione dei vari governi, addirittura infatti in questi anni non abbiamo solo assistito agli attacchi ed ai tagli dei governi nazionali, ma anche alle peggiori decisioni possibili della governance targata Frati.


Mentre prosegue l’eterno cantiere di Scienze Politiche sono state spese cifre esorbitanti per delle disfunzionali tensostrutture nel Pratone, che hanno rovinato l’unico spazio di socialità all’interno dell’ateneo; mentre venivano alzate per l’ennesima volta le tasse agli studenti si finanziavano 3 milioni di euro per costruire la Scuola Superiore d’eccellenza: una gigantesca struttura pensata per soli sedici studenti ma inutilizzata anche da quelli; mentre le liste vicine a Frati (le stesse che hanno votato anche Gaudio) ottengono facilmente sedi e permessi, le altre organizzazioni vengono escluse o come nel caso del Lucernario Occupato vengono distrutte.

Nel dicembre scorso Frati ha permesso l’ingresso della celere nel nostro ateneo, autorizzandola ad aggredire alle spalle gli studenti che manifestavano in occasione della visita del presidente della Repubblica Napolitano a “La Sapienza” : era dal 1977 che non si arrivava a tanto.

Negli ultimi dieci anni la Sapienza ha perso 40.000 iscritti, e l’unica risposta è stata aumentare i numeri chiusi ed alzare le tasse, senza interrogarsi mai sulla necessità di ampliare i servizi (biblioteche, aule studio e posti alloggio), offrire più strutture e compensare il costante taglio alle borse di studio. In tutte queste e molte altre scellerate decisioni Gaudio sedeva di fianco a Frati,
pronto a supportarlo e difenderlo dai tanti attacchi degli studenti e delle studentesse.

Caro Frati e caro Gaudio: noi vogliamo un’ università diversa, un’ università migliore, realmente libera, di qualità e di massa… e la vogliamo senza di voi!